Biografia Mastroberti

Pittore, scultore, ideatore di schizzi e bozzetti, vignettista, ha manifestato da sempre una grande versatilità e spiccate doti nel campo artistico, passando dalla pittura figurativa al disegno, dalla grafica acquerellata alle vignette e alle caricature. Poi la scultura: gessi, terracotta, tufo e bronzo.

 

Laureatosi in medicina e chirurgia ha esercitato la professione di medico a Salerno. Qui ha vissuto, operando parallelamente nella dimensione della creatività, acquisendo uno spazio sempre più ampio e solido nel mondo artistico. La scultura è l’espressione che, per sua esplicita ammissione, privilegi . Allievo del Maestro G. De Vincenzo, insigne esponente della scultura partenopea contemporanea, Mastroberti deve in parte a lui la scelta della scultura come espressione di privilegio nel proprio panorama artistico ed emozionale.

“Ballerine, Cavalli, Pulcinella, Figure di Uomo nell’eterno completarsi con la donna,  fanno da scenario principe in questa capacità di espressione del corpo umano e delle icone che lo rappresentano. La spiritualità del maestro prende la sua forza da quel pathos, tipico delle sue opere che, in più di un’occasione,  porta al ricordo dell’espressionismo di Munch. Così il "non finito" di alcune sue sculture ci riporta al tardo Michelangelo della "Pietà Rondanini", dove la materia prevale sulla figura. Mastroberti spesso ama solo abbozzare le sue filiformi creazioni che ci restituiscono da un lato la sensazione visiva impressionista, dall'altro lo slancio dinamico futurista. Per completare, bisogna fare una importante “sosta visiva” sulle opere monumentali del Maestro, opere  che gli permetteranno, per la loro presenza, per la loro forza, per la loro dinamicità e capacità comunicativa, di rimanere nella storia:si tratta di opere  che costituiscono una tappa d'obbligo per una documentazione sull'autore .” (Prof.ssa M. G.Guglielmi – Università degli Studi di Salerno)

Lo scultore è autore di diverse opere pubbliche tra cui il LOGO dell’ospedale di Salerno, il Monumento “La vittoria alata” e la fontana monumentale di “Bacco e Arianna” a Sant’Angelo le Fratte (PZ).

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